domenica 19 gennaio 2014

"Haunted Old West" di Matthew P. Mayo

Chi l'ha detto che il caro, vecchio, selvaggio West fu mondo solo di cowboy, indiani, cercatori d'oro, sceriffi e banditi? Chi l'ha detto che, pur conoscendo episodi come il massacro di Wounded Knee o la sparatoria all'OK Corral, il West fu romantico e avventuroso? Ebbene, Matthew P. Mayo, romanziere molto apprezzato in USA, sfata di nuovo il mito del West, questa volta focalizzandosi su un aspetto totalmente sconosciuto, o perlomeno pubblicato, pure dagli stessi americani: il West infestato. Ma non stiamo parlando di cittadine solitarie covo di banditi o di territori formicolanti di indiani, bensì di veri e propri fantasmi, spettri, presenze o apparizioni, in qualsiasi modo voi li chiamiate.
Mayo ci regala così le versioni storiche "made in USA" dei famosi fenomeni paranormali che sono - in letteratura e in storia - prerogativa quasi esclusiva di Inghilterra, Scozia e Italia. Ovviamente il tutto in corrispondenza del periodo e del luogo. Insomma, se l'Inghilterra ha il Rettorato di Borley, il West ha la prigione di Yuma e la Winchester Mistery House; se l'Italia ha il fantasma di Azzurrina, il West ha quelli di Seth Bullock e della Llorona; se la Scozia ha il terrificante castello di Glamis, il West ha il St. James Hotel e il Big Nose Kate's Saloon, forse meno terrificanti ma ugualmente infestati.
Tutte queste storie ovviamente non sono le uniche, perchè il libro contiene ben 28 capitoli, ognuno dedicato a un fenomeno di infestazione, e raggruppati in sei parti:

- Wagon Trail, Express Station & Train Track;
- Mine Camp, Boom Town & Graveyard;
- Hotel, Brothel & Saloon;
- Prison, Fort & Battlefield;
- Ranch Mansion & Market;
- Cowboy, Indian & Beast.

Come ogni storia di fantasmi che si rispetti, ognuna delle infestazioni è dovuta a fatti di sangue, avvenuti nel nostro caso ai tempi del vecchio West e tutt'oggi ancora presenti, altra testimonianza di un mondo e di un'epoca che in realtà furono davvero violenti.

 Le storie hanno tutte una base reale, su cui Mayo però si appoggia per strutturare il libro in modo curioso: in ogni capitolo, le prime due o tre parti sono racconti western-horror con cui l'autore racconta come secondo lui accaddero i fatti di sangue che poi lasciarono incatenati alla nostra dimensione le anime delle vittime; le successive una o due parti, invece, riportano i fatti nudi e crudi degli eventi storici e delle testimonianze reali.
In un caso, davvero inquietante, le uniche testimonianze sono quelle coeve del West, di due cowboy che, durante una tormenta di neve, si ripararono in una costruzione - un saloon - che lì dove stava in realtà non doveva esserci. La notte la passarono terrorizzati dalle voci e dai suoni di un saloon in piena attività, che arrivavano distintamente alle loro orecchie senza che loro tuttavia vedessero nulla. Il mattino dopo lasciarono il loro lavoro al ranch e fuggirono lontano dal Wyoming. Questa storia del saloon fantasma a quanto pare è unica, perchè nessun altro ha mai assistito a tale caso di infestazione.

Le vicende spaziano per tutto il West, dall'Oregon dove c'è una casa in cui le leggi fisiche non esistono più (cercate su Google "Oregon Vortex") al Nuovo Messico meridionale, dove nei pressi di Santa Fe si vede spesso, di notte, il fantasma della Llorona (spagnolo per piangente, oppure per prefica - già, proprio così! - ossia le vecchie pagate per piangere ai funerali), una bellissima donna che vaga urlando di dolore e piangendo disperata dal rimorso dopo aver ucciso, annegandoli, i suoi due figli piccoli.
E poi, ancora, cowboy e mandrie fantasma, vedove che tornano dall'aldilà in cerca di vendetta, i fantasmi dell'Alamo e del Little Big Horn, quelli della carovana Donner, la città fantasma (sia nel senso di abbandonata che nel senso di infestata) di Garnet, nel Montana, le misteriose creature di una miniera in Colorado, o le anime di banditi che vegliano il loro bottino sepolto... e molte, molte altre, come quest'altra:

In the early 1800s, along the Devil’s River in Texas, a trapper’s wife goes into labor. The trapper rides to a Mexican village for help, but dies on the way. The villagers find his wife, also dead, but of the baby, there is no sign, though inside and out of the cabin are the tracks of wolves. Over the ensuing years, people see a wolf pack with an oddly hunched member. She is captured once and many witness her before she escapes. To this day, she is seen, surveying strangers from across the river, misshapen and nursing wolf pups, howling and loping the banks of the river.

Il libro è davvero interessante sia per l'argomento sia per le curiose vicende in sè, ed è anche facilissimo da leggere perchè l'inglese di Mayo è semplice e scorrevole, anche nei dialoghi. Quindi è una lettura che consiglio a tutti, per scoprire che il West continua ancora oggi ad essere presente, seppure in forma leggermente più... eterea!

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